Osteoporosi postmenopausale: Bonviva riduce le fratture vertebrali
Nel corso del 2002 World Congress of Osteoporosis tenuto a Lisbona, è stato presentato uno studio con il bifosfonato Ibandronato ( Bonviva ) nel trattamento e prevenzione dell'osteoporosi nelle donne in postmenopausa. Lo studio multicentrico della durata di 3 anni ha coinvolto 2.946 donne in postmeopausa di età compresa tra i 55 e gli 80 anni con osteoporosi, assegnate in modo random a ricevere due diversi schemi di Ibandronato, o il placebo: Ibandronato 2,5 mg/die oppure l'Ibandronato 20 mg/die per 24 giorni seguiti da un intervallo libero da farmaco fino a 9-10 settimane.
A tutte le donne è stato somministrato giornalmente calcio per os (500 mg) e vitamina D (400 UI). L'endpoint primario dello studio era rappresentato dall'incidenza di nuove fratture vertebrali nel corso dei 3 anni di follow-up.
L'incidenza cumulativa di nuove fratture vertebrali è stata del 9,6% nel gruppo placebo, 4,7% nel gruppo Ibandronato (2,5 mg) e 4,9% nel gruppo Ibandronato 20 mg con schema intermittente.
I due schemi di Ibandronato hanno ridotto il rischio di fratture vertebrali del 62% e del 50%, rispettivamente, rispetto al placebo.
E' la prima volta che un bifosfonato dimostra di ridurre le fratture vertebrali con uno schema intermittente. ( Xagena 2002 )