Osteoporosi nei pazienti con cirrosi biliare primaria: Alendronato settimanale versus Ibandronato mensile


Il trattamento con Alendronato ( Fosamax ) in monosomministrazione settimanale è efficace e sicuro quanto quello con Ibandronato ( Boniva ) in monosomministrazione mensile nel trattamento dell’osteoporosi in pazienti affetti da cirrosi biliare primaria ( PBC ).
Tuttavia, l’aderenza al trattamento è leggermente superiore con il trattamento mensile con Ibadronato.

L’osteoporosi è una complicanza frequentemente osservata nei pazienti affetti da cirrosi biliare primaria, con una prevalenza stimata del 37% in una serie di 185 donne spagnole e fino al 20% secondo una casistica di più ampie dimensioni proveniente dalla Mayo Clinic.
Fino ad ora non esiste un trattamento validato per questa condizione nei pazienti con cirrosi biliare primaria.

Una metanalisi Cochrane sull’impiego dei bifosfonati per l’osteoporosi in pazienti affetti da cirrosi biliare primaria ha documentato l’efficacia di Alendronato e di Ibandronato in questo gruppo di pazienti.
Alendronato è disponibile in monosomministrazione settimanale ed è un trattamento di provata efficacia nel trattamento dell’osteoporosi.
Tuttavia, per garantire una migliore compliance sono state prese in esame altre molecole appartenenti alla stessa classe con intervalli di somministrazione più ampi, come la somministrazione mensile.

Lo studio ha valutato l’efficacia, la sicurezza e l’aderenza a un trattamento in monosomministrazione mensile con Ibandronato, rispetto a quello settimanale con Alendronato in donne in postmenopausa con cirrosi biliare primaria e osteoporosi.

Un totale di 42 pazienti, di età media 64.4 anni, sono state assegnate in modo random in un rapporto 1:1 al trattamento con Ibandronato in monosomministrazione mensile ( n=20 ) o con Alendronato in monosomministrazione settimanale ( n=22 ).
Inoltre, tutte le pazienti ricevevano una supplementazione giornaliera di Calcio e quindicinale di Vitamina-D per os, nonché un trattamento giornaliero con Acido Ursodesossicolico.

I gruppi erano simili all’inizio dello studio riguardo a età, gravità della colestasi, valori di densità minerale ossea e storia pregressa di fratture.
A 2 anni avevano completato la sperimentazione clinica 33 pazienti ( 78.6% ), 14 afferenti nel gruppo Ibandronato e 19 nel gruppo Alendronato.

I risultati hanno documentato, a 2 anni, un incremento significativo dei livelli di densità minerale ossea a livello della colonna lombare con entrambi i trattamenti previsti nel protocollo di sperimentazione, con un incremento percentuale della densità minerale ossea pari, rispettivamente, al 4.5% nel gruppo trattato con Alendronato e al 5.7% con Ibandronato ( le differenze tra i due gruppi non sono risultate statisticamente significative ).
A livello dell’anca in toto, l’incremento percentuale della densità minerale ossea è stato pari nei due gruppi, rispettivamente, al 2% con Alendronato e all’1.2% con Ibandronato.

Le variazioni dei livelli misurati dei marcatori di turnover osseo sono state simili nei due gruppi; un paziente trattato con Alendronato ha sviluppato una nuova frattura vertebrale.

E' stata anche documentata una aderenza alla terapia significativamente superiore a quella con Alendronato ( p=0.009 ), a indicare, a parità di effetto dei due bifosfonati, il vantaggio del regime di somministrazione mensile su quello settimanale.

Nessuno dei due trattamenti ha influito negativamente sulla funzione epatica sia sulla colestasi. ( Xagena_2013 )

Fonte: Hepatology, 2013

Xagena_Medicina_2013